Il mio capriccioso pc e giornate pienissime mi permettono solo ora di gustare il poetico racconto di Simona - Dio voglia che i giudici e i politici italiani giudichino e legiferino sempre senza fretta, senza pensare alla porta - e i vostri commenti.
@ Cristina Ali Farah: anch’io ero presente alla premiazione, insieme a Massimo e a un bel gruppo di Letteratitudiniani! Bellissimo recuperare le radici e fondamentale che a farlo siano delle donne: la donna è mater, è terra, pater è patria, che viene solo dopo.
Un caro saluto a Tea, che ci ha tratteggiato una figura di magistrato dolentissima e poetica nella sua “sconfitta”.
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Di: Maria Lucia Riccioli
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