“Non di scrivere la parola, ma di far nascere la parola” Riflessione preziosissima (la ringrazio dottoressa Lo Iacono per averla citata) che va al di là del mero gesto e si focalizza sull’atto di “fusione” uomo/parola, sulla creazione della scrittura, della sua anima. Perciò le parole che leggiamo debbono avere fondamenta, basi e non vagare sopra il vuoto. Intorno, accanto, sotto alle parole c’è il loro senso, il senso che dà loro l’uomo, quindi la vita. La testimonianza di S. Satta è vitale, dunque indispensabile.
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